di Vladistav Malashevskyy
Osservatorio Parigi

Osservatorio Parigi Avanza con l’Intelligenza Artificiale per il Clima

Nel nostro costante impegno per migliorare l’accesso a informazioni tecniche e dettagliate sulle negoziazioni delle COP, l’Osservatorio Parigi è lieto di annunciare lo sviluppo di un nuovo GPT: Art. 6 of PA Expert, specificamente progettato per approfondire la conoscenza dell’Articolo 6 dell’Accordo di Parigi.

Questo GPT, addestrato sulle più recenti risoluzioni e discussioni, rappresenta un passo avanti significativo nel fornire accesso immediato e approfondito alle complesse dinamiche delle negoziazioni sul cambiamento climatico.

Funzionalità e Applicazioni del Nuovo GPT

Il modello è progettato per rispondere in modo accurato e dettagliato a domande tecniche, come quelle relative all’interoperabilità e ai meccanismi di ricorso. È in grado di fornire un’introduzione dettagliata su specifici temi legati all’Articolo 6. 

Il modello è stato allenato con informazioni ricavate dal sito ufficiale di UNFCCC, nonché sul testo dell’Accordo di Parigi e sulle successive più recenti risoluzioni delle COP26 (CMA3) e COP27 (CMA4) e delle risoluzioni intermedie del SBSTA durante gli SB58, SB56, SB52-55. 

Esempio: Interoperabilità

IO: what can you tell me about interoperability under Art.6?

GPT: Interoperability under Article 6 of the Paris Agreement refers to the ability of diverse systems and organizations to work together (inter-operate) effectively within the framework of cooperative approaches and the mechanisms established by the Article. Specifically, Article 6 outlines three distinct mechanisms for international cooperation:

  1. Article 6.2 establishes the framework for cooperative approaches involving internationally transferred mitigation outcomes (ITMOs). It allows Parties to meet their Nationally Determined Contributions (NDCs) through the transfer of mitigation outcomes between countries. Interoperability in this context involves the harmonization of diverse national systems for measuring, reporting, and verifying (MRV) emissions reductions, ensuring the integrity and environmental effectiveness of ITMOs, and avoiding double counting.
  2. Article 6.4 sets up a mechanism to contribute to the mitigation of greenhouse gas emissions and support sustainable development (often compared to the Clean Development Mechanism under the Kyoto Protocol). Interoperability here involves the integration of this mechanism with national mitigation efforts and registries, ensuring consistent accounting and transparency.
  3. Article 6.8 focuses on non-market approaches. While this does not directly involve trading of emission reductions, interoperability can relate to the coordination of various non-market approaches, ensuring consistency with broader goals of the Paris Agreement and integration with other climate action efforts.

Key interoperability aspects under Article 6 include:

  • Consistency in Accounting: Ensuring that emissions reductions are not counted more than once (avoiding double counting) and that there’s a standardized approach to accounting for these reductions.
  • Transparent Reporting: Developing common formats and procedures for reporting under Article 6 to ensure clarity and transparency in how countries are achieving their NDCs.
  • Registry Systems: Establishing and integrating national and international registry systems for tracking ITMOs and other mechanisms.
  • Technical Standards: Developing and agreeing on technical standards and methodologies for quantifying emissions reductions.
  • Governance and Oversight: Establishing governance structures that ensure the environmental integrity of the mechanisms under Article 6 and align with the overall goals of the Paris Agreement.

Effective interoperability in the context of Article 6 is essential for maintaining the environmental integrity of international climate action, ensuring the credibility of emissions reductions, and fostering trust among Parties to the Paris Agreement.

IO: Potresti rispondermi in italiano? E potresti citare alcuni paragrafi specifici di risoluzioni che trattano l’interoperabilità e come è delineata attualmente?

GPT: L’interoperabilità nell’ambito dell’Articolo 6 dell’Accordo di Parigi è affrontata in diversi modi, come illustrato nel documento FCCC/SBSTA/2022/L.12. Qui sono sottolineate alcune aree chiave:

  1. Linee Guida per le Recensioni (paragrafo a): Si raccomandano linee guida per le revisioni come menzionato nel paragrafo 7 della decisione 2/CMA.3 e nel capitolo V (Revisione) dell’allegato alla stessa decisione. Queste linee guida includono considerazioni relative al team di revisione tecnica dell’Articolo 6, mirate a minimizzare l’onere per le Parti e il segretariato.
  2. Opzioni per Tabelle e Schemi (paragrafo b): Sono proposte opzioni per tabelle e schemi che siano semplici e facili da usare, consentendo alle Parti di riportare le informazioni richieste ai sensi del capitolo IV (Reporting) dell’allegato alla decisione 2/CMA.3 e in conformità con il capitolo III (Corrispondenti aggiustamenti) dello stesso allegato.
  3. Infrastruttura e Registri (paragrafo c): Si forniscono raccomandazioni relative all’infrastruttura, inclusa la guida per i registri, il registro internazionale, il database dell’Articolo 6 e la piattaforma centralizzata per la contabilità e la segnalazione, come menzionato nel capitolo VI (Registrazione e tracciamento) dell’allegato alla decisione 2/CMA.3.
  4. Connessione tra i Registri (paragrafo d): Si discute la connessione tra il registro per il meccanismo stabilito dall’Articolo 6, paragrafo 4 dell’Accordo di Parigi e il registro internazionale.

Questi punti evidenziano l’importanza dell’interoperabilità nei sistemi di reporting, registri e infrastrutture per assicurare un’efficace attuazione dell’Articolo 6, che comprende approcci cooperativi e meccanismi di mercato e non mercato per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni e sviluppo sostenibile.

IO: Scusami, non mi è chiaro a cosa faccia riferimento la “piattaforma centralizzata per la contabilità”. Potresti spiegarlo in 2 frasi e poi anche in modo comprensibile a un non-tecnico dei negoziati in modo che possa poi spiegarlo io a mia volta al mio team?

GPT: La “piattaforma centralizzata per la contabilità” nell’ambito dell’Articolo 6 dell’Accordo di Parigi è un sistema progettato per registrare e tracciare le transazioni di riduzione delle emissioni di gas serra, garantendo trasparenza e coerenza nelle attività di mitigazione a livello internazionale.

Spiegazione semplice: Immagina la piattaforma come un grande registro online dove i paesi registrano i loro progressi nella riduzione delle emissioni di gas serra. Questo registro aiuta a tenere traccia di chi ha fatto cosa e a che punto sono nel raggiungimento degli obiettivi climatici globali, assicurando che ogni paese sia onesto e chiaro sui suoi contributi.

IO: ok, chiaro. E quindi che differenza ci sarebbe rispetto al registro internazionale e ai registri?

GPT: La differenza tra la “piattaforma centralizzata per la contabilità”, il “registro internazionale” e i “registri nazionali” nell’ambito dell’Articolo 6 dell’Accordo di Parigi può essere spiegata come segue:

  1. Piattaforma Centralizzata per la Contabilità: Questa piattaforma funge da sistema globale unificato per monitorare e registrare le transazioni internazionali relative alle riduzioni delle emissioni di gas serra. Serve come un punto di riferimento centrale per assicurare che tutte le parti rispettino le regole e gli standard comuni, promuovendo la trasparenza e l’integrità nel contesto della cooperazione internazionale sul clima.
  2. Registro Internazionale: Il registro internazionale è specificamente progettato per gestire e tracciare le transazioni legate ai meccanismi di mercato definiti nell’Articolo 6, come gli ITMOs (Internationally Transferred Mitigation Outcomes). Questo registro assicura che le riduzioni delle emissioni vengano adeguatamente contabilizzate e che non ci sia doppio conteggio. È uno strumento focalizzato sui meccanismi di mercato dell’Articolo 6.
  3. Registri Nazionali: I registri nazionali sono gestiti da ciascuna Parte (paese) e sono utilizzati per documentare le azioni e i progressi nazionali relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici, compresi i dettagli delle transazioni di ITMOs e altri meccanismi di mercato e non mercato. Servono per tracciare e segnalare le attività nazionali nel quadro dei loro contributi determinati a livello nazionale (NDCs).

In sintesi, la piattaforma centralizzata per la contabilità fornisce un quadro di riferimento globale e standardizzato, il registro internazionale si concentra sulle transazioni di mercato dell’Articolo 6, e i registri nazionali documentano e tracciano le iniziative e i progressi specifici di ogni paese.

Come possiamo leggere da questo esempio, il modello ha i concetti di fondo e le basi sull’Articolo 6. Tuttavia, quando ci spingiamo più nel dettaglio, inizia talvolta a far fatica e confondere alcuni concetti. In particolare, la distinzione tra registro internazionale, registri nazionali e piattaforma CARP come spiegati dal modello non è del tutto corretta. 

Inoltre, vale la pena notare che l’interoperabilità è stata discussa alla COP27 e non si è giunti a una conclusione veramente finale, per cui il tema risulta tutt’ora aperto e in fase di finalizzazione. 

Raccomandazioni per l’Uso

È importante sottolineare che, nonostante il tentativo di alta precisione del modello, le informazioni fornite devono essere sempre verificate e controllate. L’intelligenza artificiale, per quanto avanzata, può non essere sempre in linea al 100% con la realtà attuale, soprattutto in situazioni molto specifiche. Il nostro GPT è stato addestrato per evitare supposizioni o invenzioni, attenendosi strettamente alle informazioni disponibili e richiedendo chiarimenti in caso di dubbi. Tuttavia, raccomandiamo sempre una verifica finale delle informazioni ottenute.

Verso un Futuro Migliore con l’AI

Stiamo già lavorando per migliorare ulteriormente questo modello, con l’obiettivo di lanciare una versione ancora più avanzata che possa assistere con efficacia gli sforzi di lobbying e negoziazione della società civile. Questo è un passo entusiasmante verso l’utilizzo responsabile e innovativo dell’intelligenza artificiale per affrontare le sfide globali del cambiamento climatico.

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