di Domenico Vito
Sicuramente tutti noi abbiamo sentito e assistito ai fatti riguardanti le azioni degli attivisti di “ultima generazione” .
Questo commento arriva un po’ postumo all’evolversi dei fatti e della vicenda quindi vi farò riferimento solo in alcune linee principali.
Il vero obiettivo è quello di riflettere sulle diverse implicazioni che tutta la vicenda ha avuto ed avrà anche nella passività delle nostre reazioni
Premetto che non ci sarà nessun giudizio di merito rispetto all’azione in se: non mi sento innanzitutto in grado di farla e poi penso che atti come quelli di ultima generazione sono da analizzare e accogliere e non da giudicare …per evitare che si ripetano, sciogliendo le cause e ascoltando il messaggio provocatorio. Che sembra proprio dire :
“non portateci a fare quello che facciamo, ma ascoltate quello che abbiamo da dire, perché sentiamo di rimanere inascoltati”
Ultima Generazione è una campagna italiana di disobbedienza civile nonviolenta che dal 2021 unisce semplici cittadine e cittadini.
Ad un primo sguardo, questa campagna sembra la versione radicalizzata delle proteste di stampo XR e Fridays For Future.
Una sorta di “zoccolo duro” di chi non si arrende alla crisi climatica che ha trovato nuove vie sempre più estreme per scioccare e attirare l’attenzione riguardo al tema.
Gli attivisti della campagna stanno passando alla cronaca per atti di provocazione non violenta come quello che più di tutti sta risaltando all’opinione pubblica, ossia il lancio di pittura colorata, ha lanciato della vernice colorata contro la facciata dell’edificio del Senato.
Gli attivisti di Ultima Generazione hanno ribadito che il gesto costituisce una protesta per l’indifferenza delle istituzioni davanti a quello che definiscono il collasso eco-climatico già in atto (Euronews) [1].
Questa dichiarazione dice molto sulla vicenda e sul sviluppo….
Andiamo ad una graduale analisi.
La protesta per l’indifferenza, forse la parte più densa della dichiarazione: l’indifferenza è quella che i governi sembrano ontologicamente avere verso la “reale” crisi che è quella del clima.
Considerando che la lotta climatica è una delle battaglie generazionali delle cosiddette Gen-Z e millennials, facendo un’operazione di deduzione si può dire questa indifferenza può essere estesa in generale alle generazioni stesse.
Un grosso problema italiano, europeo e probabilmente mondiale (con dovute eccezioni come la Finlandia) è che tra le generazioni al potere e quelle citate c’è un abisso comunicativo.
Se ancora tra i “millennials” e le generazioni precedenti ancora ancora c’è un certo conflitto quantomeno dialettico, con la generazione di Greta non c’è assolutamente comprensione, fiducia e credibilità tra le generazioni.
Semplicemente hanno costrutti e linguaggi completamente differenti ed a tratti opposti.
Ultima generazione quindi non è solo un nome che descrive le sorti catastrofiche della crisi climatica, ma può essere proprio associato all’ultima generazione, che è lì una sorta di apartheid in parte autoindotta, in parte contestuale che li porta a non avere voce e rappresentanza nelle stanze del potere.
E questa indifferenza e incomunicabilità semplicemente porta i governi a normare ed impostare un mondo che semplicemente le nuove generazioni rifiuteranno a priori : non è il loro mondo desiderato, così come comunque è accaduto alla generazione del boom economico….anche perchè le ultime generazioni onde evitare cocenti delusioni, stanno smettendo di desiderare essendo molto più realiste.
Non avendo ne rappresentanza, ne voce in capitolo, ne intenzione ad averne…proprio per assenza di fiducia e credibilità verso quelle istituzioni colonizzate da una generazione “aliena”, l’unica espressione politica che ammette un senso è quella della protesta: in piazza, con le tinture, shockando con l’attacco alle opere d’arte…
E da qui veniamo alla seconda parte della dichiarazione : l’indifferenza è attribuita alle istituzioni. Ed in Italia, dove le istituzioni nell’incapacità di una rigenerazione ( ossia di un cambio generazionale) si sono sclerotizzate in una virata conservatrice le istituzioni hanno genuinamente risposto agli atti di Ultima Generazione con il classico meccanismo contrario alla comprensione: l’esternalizzazione, l’eliminazione dal campo del concesso e contemplato con una forte reazione repressiva e punitiva “ordine e disciplina”.
Insomma la “pacchia è finita”, ora la musica è cambiata, e sebbene nel discorso introduttivo l’attenzione all’ambiente è stata ribadita ed inserita nel nuovo esecutivo, l’”ideologia” deve essere eliminata e va fatto capire – già a partire della legge sui rave – chi comanda, come si sta al mondo, come si deve protestare ,essere giovani comportarsi nell’Italia finalmente “orgogliosa” di esserlo. Le frustrazioni non sono bene accette…
Va data ora l’”impressione del controllo” , impressione, come quella dei quadri che si potrebbero fare con le tinte lanciate sul muro del senato.
Impressione…perchè appena dopo le dichiarazioni di pugno duro del governo italiano, le manifestazioni stile Ultima Generazione – che potevano rimanere di per sé circoscritte – si sono moltiplicate in tutta Europa [2,3,5].
Dai diciamocelo, siamo stati tutti giovani e quale altro meccanismo psicologico è stato più triggerate nel portarci a fare una cosa che il “non si fa” detto da un adulto….Non serve essere Beccaria per arrivarci.
Ed in questo quadro impressionistico fatto di tinte rosse di indifferenza , e tinte nere di controllo e ordine arriviamo alla terza parte della dichiarazione ossia quella del collasso eco-climatico già in atto.
Questa è la vera situazione fuori controllo, e potremmo parlarne senza eufemismi.
La crisi climatica è un fenomeno con cui l’umanità sta facendo i conti dal 1975 almeno, ai tempi dello studio “I limiti dello sviluppo” .
ll percorso che ci ha portato da qui all’Accordo di Parigi – che è l’attuale framework internazionale vigente proprio per far fronte al suddetto collasso – vede proprio i suoi albori in un concetto che ha proprio a che fare con conflitto generazionale : lo sviluppo sostenibile definito come :
Per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che soddisfi sia le esigenze della generazione attuale che di quelle future.
Lo stesso Accordo di Parigi richiama il concetto di equità intergenerazionale, e parla di dialogo intergenerazionale come fondante per azione climatica ossia la risposta alla crisi.
Il dialogo intergenerazionale permette di trasformare il naturare conflitto tra generazioni in una dialettica, che promuovendo lo scambio di conoscenze tra generazioni porta una comunità ad avere nuove soluzioni, a rigenerarsi a rispondere alla spinta evolutiva della crisi climatica.
Quindi una società o una comunità dove c’è scarso dialogo intergenerazionale, potrà essere forse meno resiliente al precedentemente menzionato collasso climatico?
La risposta è si. E la nostra storia ce lo insegna, perché laddove l’energia del conflitto generazionale che è sano è giusto non si trasforma in lavoro di generazione di nuove idee soluzioni e proposte, essa si dissipa nella protesta che diventa la modalità naturale della società per non implodere e desertificarsi di idee
Io spero che la vicenda di Ultima Generazione esca dai clamori e sia occasione di analisi.
Perchè se vogliamo veramente rispondere al collasso climatico, non possiamo prescindere dal dialogo intergenerazionale : esso è parte fondante degli Accordi sul Clima, così come gli obiettivi di decarbonizzazione e di efficientamento dell’industria..
E questo dialogo va fatto in forma strutturata e democratica, con ascolto e partecipazione, affinchè sia ristabilita l’equità intergenerazionale e il conflitto non raggiunga livelli critici.
Usciamo quindi da quello che è un quadro statico del primo novecento: l’”impressione del controllo”
Il collasso climatico non lo controlliamo se ci limitiamo a guardare il colore delle tinte ..
- https://it.euronews.com/2023/01/02/ambientalisti-lanciano-vernice-rossa-sulla-facciata-del-senato
- https://www.milanotoday.it/attualita/blocco-stradale-5-giornate-ultima-generazione.html
Ottima riflessione e quanto scritto non fa una piega. Il punto sta qui “…Non avendo ne rappresentanza, ne voce in capitolo, ne intenzione ad averne…proprio per assenza di fiducia e credibilità”.
La rappresentanza, la voce in capitolo, la fiducia e credibilità la devi mettere in gioco in prima persona, queste istanze sei tu “Giovane Generazione” che devi costruirle e compattarle in quello che oggi non ti rispecchia. In poche parole, deve nascere il “CONTENITORE” che cambi l’oggi in l'”Oggi non di Ieri”. I numeri per il contenitore che può modificare questo stato di non ascolto/potere ci sono ma purtroppo nonostante la azioni che sono state fatte e che seguono rimangono solo un Bla Bla Bla di ascolto per chi ci governa in pratica:
Ottima riflessione e quanto scritto non fa una piega.
Il punto sta qui “…Non avendo ne rappresentanza, ne voce in capitolo, ne intenzione ad averne…proprio per assenza di fiducia e credibilità”.
La rappresentanza, la voce in capitolo, la fiducia e credibilità la devi mettere in gioco in prima persona, queste istanze sei tu “Giovane Generazione” che devi costruirle e compattarle in quello che oggi non ti rispecchia. In poche parole, deve nascere il “CONTENITORE” che cambi l’oggi in l'”Oggi non di Ieri”. I numeri per il contenitore che può modificare questo stato di non ascolto/potere ci sono ma purtroppo, nonostante le azioni che sono state fatte e che seguono, rimangono solo un Bla Bla Bla di ascolto per chi ci governa, in pratica
Ottima riflessione e quanto scritto non fa una piega.
Il punto sta qui “…Non avendo ne rappresentanza, ne voce in capitolo, ne intenzione ad averne…proprio per assenza di fiducia e credibilità”.
La rappresentanza, la voce in capitolo, la fiducia e credibilità la devi mettere in gioco in prima persona, queste istanze sei tu “Giovane Generazione” che devi costruirle e compattarle in quello che oggi non ti rispecchia. In poche parole, deve nascere il “CONTENITORE” che cambi l’oggi in l'”Oggi non di Ieri”. I numeri per il contenitore che può modificare questo stato di non ascolto/potere ci sono ma purtroppo, nonostante le azioni che sono state fatte e che seguono, rimangono solo un Bla Bla Bla di ascolto per chi ci governa, in pratica