Commenti e analisi alla Cover Decision di COP27
di Domenico Vito, Giacomo di Capua -Observers COP27
rivisto da Giovanni Dettori
Sharm el Sheik, 20 nov 2022 – La COP27 si è conclusa al chiaro di luna di Sharm el Sheik, come un’oasi trovata durante la passeggiata nel deserto di due giorni dove ogni observer o negoziatore attendeva la comunicazione della plenaria di chiusura, mentre nessuno riusciva a dire esattamente cosa stesse accadendo. A volte il sito dell’UNFCCC dava il miraggio dell’ora esatta, ma non appena ci si avvicinava la tempistica veniva posticipata.
La COP27 si è conclusa nel mezzo di una delle mille e una notte che sembra siano state spese dai negoziatori per affrettarsi a concludere la fitta agenda dell’implementazione che questa COP si era impegnata a realizzare.
La plenaria è iniziata alle 3:00am (ora egiziana) del 20 novembre, quando la maggior parte degli osservatori e i giornalisti avevano lasciato la sede.
La plenaria è stata lunga, sono state necessarie diverse interruzioni perché i delegati delle parti non hanno avuto la possibilità di leggere il testo integralmente in anticipo e hanno chiesto di farlo nel corso dello svolgimento.
È il caso, ad esempio, della Svizzera parlando per l’ Environmental Integrity Group (EIG) che ha chiesto chiaramente alla presidenza di dare il tempo di leggere la bozza.
Comunque, nonostante le scuse di Sameh Shoukry che ha ammesso di seguire in modo ortodosso le procedure (e si è visto) ma solo per il gusto di un risultato migliore( come aveva predetto l’ex presidente Alok Sharma) dopo due settimane di trattative lente e complicate, la COP27 ha consegnato un draft finale.
La Cover Decision, eufemisticamente, non è una delle piu ambiziose: in alcuni punti appare molto generalista e riprende semplicemente il Glasgow Climate Pact. Tuttavia, sussistono elementi di interesse, come l’art.6.2 e le relazioni dell’Adaptation Committee che sono state inviate da SBSTA e SBI a ulteriori considerazioni nell’ambito di CMA, il che significa che saranno discusse nei prossimi negoziati.
La cover decision fa riferimento al documento FCCC/CP/2022/L.19 – Sharm el-Sheikh Implementation Plan e anticipa tutti i principali elementi e riconoscimenti da parte delle parti, funzionali alle singole decisioni sui flussi negoziali.
Qui abbiamo fatto un’analisi sulla base dell’ultima bozza rilasciata il 20 novembre alle ore 3:00, presentata dopo un riepilogo dei risultati rilevanti della COP27.
1. Panoramica generale dei risultati della COP27
Premesso che sarebbe necessaria un’ulteriore analisi della decisione, in una cornice ad essa dedicata, , possiamo riassumere brevemente in questo modo i risultati raggiunti da questa COP:
- Loss and damage: per la prima volta nella storia, questi saranno coperti da un fondo che sarà operativo tra 2 anni e sosterrà più di 150 soggetti che fino ad ora sono già stati pesantemente colpiti dalla mitigazione del cambiamento.
- Mitigazione: nessun passo avanti rilevante rispetto a Glasgow, in particolare per il forte ostracismo da parte di Arabia Saudita e Russia.
- Obiettivi globali sull’adattamento (GGA): si sono poste ottime basi con buoni risultati in termini di sviluppo delle capacità e trasferimento di conoscenze. Si sono registrati interessanti passi avanti nel sostegno ai sistemi di allerta precoce, nonché per la rete di Santiago.
- Finanza Climatica: la COP riconosce la necessità di una trasformazione del sistema finanziario globale, rivolgendosi in particolare alle istituzioni finanziarie internazionali chiamate a “riformare le loro pratiche e priorità”. Questo è un interessante risultato di trasformazione, che dimostra come il cambiamento climatico stia spingendo anche il sistema finanziario a cambiare.
- Sistemi alimentari:questi sono stati considerati nell’ambito della convenzione, con un programma quadriennale (Sharm el Sheik Program) adottato per “un’azione per il clima nell’agricoltura e nella sicurezza alimentare”
- Inclusione dei giovani: anche questa è stata più volte menzionata nella Cover Decision, grazie soprattutto al lavoro dello Youth Envoy della Presidenza.
2. Analisi del testo
Il Piano di implementazione di Sharm el-Sheikh (Sharm el-Sheikh Implementation Plan) è un testo di 66 paragrafi organizzato in 16 parti che riprende i principali riconoscimenti della decisione presa dalla COP27 che ha il mandato di attuare l’Accordo di Parigi e il Patto per il clima di Glasgow.
2.1 Confronto con la precedente stesura del testo
Da un confronto con la precedente versione del testo (Versione 18/11/2022 9:00) risulta chesono state apportate 456 modifiche all’ultima versione.
La Tabella 1 riassume alcune dei più interessanti aspetti
Table 1. Comparison between Draft decision -/CP.27 Ver 18/11 – 20/11
Part | Version 18/11/2022 9:00am | Version 20/11/2022 3.00am |
Preamble | Reaffirming our commitment to collective global response to climate change based on latest science and agreed principles, in line with article 2 of the Paris Agreement, recognizing the threat posed by climate change, acknowledging that such threat calls for the widest possible international cooperation in the context of sustainable development and poverty eradication and through just transition pathways, | Reaffirming the outcomes of all previous Conferences of the Parties, Conferences of the Parties serving as the meeting of the Parties to the Kyoto Protocol and Conferences of the Parties serving as the meeting of the Parties to the Paris Agreement, including decisions 1/CP.26, 1/CMP.17 and 1/CMA.3 (the Glasgow Climate Pact), |
Preamble | Acknowledging the global challenges the international community is facing due to overlapping crises of food, energy, cascading risks, geopolitical, financial, debt and economic challenges, compounded and coupled by more frequent and intense climate impacts, all having negative impacts in particular on developing countries, | Also reaffirming the critical role of multilateralism based on United Nations values and principles, including in the context of the implementation of the Convention and the Paris Agreement, and the importance of international cooperation for addressing global issues, including climate change, in the context of sustainable development and efforts to eradicate poverty, |
Preamble | the global energy and food crises that exacerbate the impacts of climate change, in particular in developing countries, | that the impacts of climate change exacerbate the global energy and food crises, and vice versa, particularly in developing countries, |
Enhancing ambition for implementation | 12. Notes the reaffirmation of the steadfast commitments of the leaders of the G20 group, in pursuit of the objective of UNFCCC, to tackle climate change by strengthening the full and effective implementation of the Paris Agreement and its temperature goal, reflecting equity and the principle of common but differentiated responsibilities and respective capabilities in light of different national circumstances; | Deleted |
Mitigation | and to net zero around midcentury, as well as deep reductions in other greenhouse gases; | Deleted |
Finance | – including investments in technology and infrastructure – to allow us | to be able |
Finance | reform their practices and priorities, in order to reduce the cost of borrowing for climate projects in developing countries and to increase their investment into adaptation financing and urges MDBs to align their operations with the Paris Agreement on Climate Change, and climate change emergency; | contribute |
Agriculture | none | 53. Welcomes the establishment of the four-year Sharm el-Sheikh joint work on implementation of climate action on agriculture and food security as well as the establishment of the Sharm el-Sheikh online portal under the joint work by decision -/CP.27;32 |
Enhanching implementation of non party stakeholder | none | 58. Invites Parties to provide support to developing countries for undertaking gender related action and implementing the gender action plan; |
Enhanching implementation of non party stakeholder | none | 61. Expresses its appreciation to the children and youth constituency for co-organizing the Sharm el-Sheikh youth climate dialogue with the Presidency of the twenty-seventh session of the Conference of the Parties and notes the outcomes of the seventeenth Conference of Youth, organized by the constituency and held in Sharm el-Sheikh, Egypt, in November 2022; |
Table 1. Comparison between Draft decision -/CP.27 Ver 18/11 – 20/11
Dal confronto sembra che il testo finale sia più lasco rispetto ad alcuni elementi controversi come l’energia e la finanza, ma nell’ultima versione si fa riferimento al Sharm el-Sheikh joint work per l’implementazione dell’azione climatica in agricoltura così come il riferimento ai giovani e al genere.
Da notare che c’è stato un duro dibattito sul REDD+ ai sensi dell’articolo 6,con una serie di riferimenti che nell’ultima versione non sono menzionati.
2.2 Commenti per parte
Preambolo
Prevale la proposta saudita di concentrarsi sulle emissioni piuttosto che sulle fonti energetiche: non c’è nessun riferimento al gas o petrolio, né alcun collegamento tra COP27 e La COP15 sulla Biodiversità a Montreal che avrebbe potuto aumentare il sostegno dell’opinione pubblica.
Il preambolo riconosce le crisi intrecciate della guerra – situazione geopolitica globale complessa e impegnativo e il suo impatto sulla situazione energetica, alimentare ed economica, nonché l’ulteriore spinta della pandemia – “sfide associate alla ripresa socio economica dalla pandemia di coronavirus. Viene ribadito che queste sfide non dovrebbero essere usate come pretesto per fare marcia indietro, arretrare o depriorizzare l’azione per il clima (par. 3).
Ribadito anche il riferimento a 1,5°C come limite per mantenere il riscaldamento globale fino al 2100.
Importanti sono anche i riferimenti alla giustizia climatica.
I. Scienza e urgenza
Il lavoro dell’IPCC è stato accolto con favore. Purtroppo, c’è solo un “take notes” in riferimento all’Adaptation Gap Report.
II. Migliorare l’ambizione e l’attuazione
Da notare che il concetto di Climate Resilient Development definito nell’IPCC AR6 è stato introdotto accanto alla transizione giusta, equa e inclusiva nel Par.9.
In ogni caso è presente un testo complessivamente debole, speciese la missione era quella di rafforzare l’ambizione.
III. Energia
Il testo, tutto sommato, è debole e senza obiettivi, e al massimo rappresentasolo un riferimento all’attuale decennio di azione. Notevole il riconoscimento dell’attuale crisi energetica come spinta verso un’urgente transizione energetica.
Vi è un’assenza di riferimenti alla disparità di accesso all’energia e alle disuguaglianze energetiche-
IV. Mitigazione
Una delle parti più controverse del testo con molti loopholes
Non c’è una completa assenza di combustibili fossili dal testo e non c’è un progresso nella riduzione graduale del carbone. Appare solo come un escamotage per scindere daltesto la graduale eliminazione dei sussidi nel Par. 28.
C’è il riferimento all’energia da carbone unabated.
Non esiste una definizione concordata di “unabated coal” all’interno dell’UNFCCC, il che rende l’inclusione di questo termine rischiosa e suscettibile di abusi da parte dell’industria dei combustibili fossili e dei paesi produttori per giustificare quasi qualsiasi cosa, dal controllo del metano a compensazioni non dimostrate.
Inoltre, l’abbattimento dei combustibili fossili si riferisce generalmente all’applicazione di tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) che rimangono non praticabili su larga scala: on sono necessarie per tagli rapidi delle emissioni e sono rischiose per le comunità e l’ambiente. La CCS viene utilizzata spesso per mascherare l’inerzia climatica, giustificare l’espansione dei combustibili fossili e distrarre dal lavoro urgente di gestire una giusta transizione globale lontano da petrolio, gas e carbone [1-2].
Il par 28 si riferisce anche ai sussidi inefficienti ai combustibili fossili.
Questo termine è apparso per la prima volta al G20 nel 2009 ed è stato utilizzato dal G7 e nella Cover decision della COP26. Nei 13 anni trascorsi dal suo primo utilizzo, nessuno ha definito quali sono i criteri che lo renderebbero “efficiente”, e i governi che hanno accettato questo linguaggio hanno continuato a versare trilioni di dollari di sussidi all’industria dei combustibili fossili. Alcuni paesi considerano inefficienti tutti i sussidi (ad es. Italia, Perù). Il Comitato sui cambiamenti climatici del Regno Unito ritiene che nessun sussidio dovrebbe essere classificato come “efficiente” all’interno dei propri confini. Altri paesi usano “inefficiente” come scappatoia per evitare di diminuire effettivamente i sussidi.
Questo termine dà quindi l’impressione di essere un escamotage progettato per ingannare il pubblico e consentire il finanziamento continuo di carbone, petrolio e gas.
Almeno il testo riconosce gli impatti economici e sociali negativi dell’attuazione delle misure di risposta di cui al par. 19, come danno su cattiva azione di mitigazione non conforme a una giusta transizione.
Ci sono alcune ripetizioni e aggiustamenti testuali da apportare. es. paragrafo 35 “sollecita […] con urgenza”
V. Adattamento
L’invito a raddoppiare il finanziamento dell’adattamento non è stato colto purtroppo – ora occorrerebbe “aumentare” l’entità di fondi prevista al Par.(35)
VI. Perdite e danni (Loss and Damage)
Il testo accompagna uno degli semplificati negoziati di maggior successo della COP27.
Dopo aver accolto con favore le prove scientifiche degli impatti loss and damage, e dopo aver indicato preoccupazione per la mancanza di finanziamenti, il testo accoglie con favore la decisione di disposizioni istituzionali e finanziamenti a partire dal 2023 (Par. 27 – 28).
VII. Early warning systems e sistemi di osservazione
È semplicemente interessante il fatto che questo paragrafo esista come punto rilevante per l’adattamento.
Dopo che Guterres ha lanciato in apertura il Global Climate Observation Service GCOS , il testo in questione al Par 29, riconosce in modo curiosole lacune esistenti nel sistema globale di osservazione del clima, in particolare nei paesi in via di sviluppo, e la necessità di migliorare il coordinamento delle attività da parte della comunità di osservazione sistematica (…) per fornire informazioni utili e informazioni sul clima utilizzabili per sistemi di mitigazione, adattamento e allerta precoce. Un gap di conoscenza e digital divide ancora da colmare
VIII. Attuazione: percorsi verso una transizione giusta
Questo è un punto positivo nascosto del testo non solo perché menziona la giusta transizione e lo sradicamento della povertà, ma anche perché evidenzia non banalmente un dialogo sociale significativo ed efficace e la partecipazione di tutte le parti interessate per realizzare la giusta transizione, che è cruciale per la reale conformità di qualsiasi NMP o NAP (.ndr) [3-5]. Il coinvolgimento degli stakeholder è citato due volte anche nella parte XVI: questo però non è un errore ma un doppio punto a favore (.ndr).
IX. Finanza Climatica
Per la COP dedicata all’implementazione questo paragrafo sarebbe fondamentale.
A riguardo del Climate Pledge (100 miliardi all’anno) il testo sembrava consentire ai paesi di fornire finanziamenti supplementari oltre il 2030 per “colmare” le lacune precedenti.
L’ultima versione sembra piu allineata con l’obiettivo e la tempistica del 2030, anche se c’è la chiara ammissione che questo obiettivo non è stato raggiunto.
Esistono ulteriori quantificazioni dei finanziamenti globali globali necessari per il clima e lo stato attuale stimato è di 803 miliardi di dollari, che rappresenta il 31-32% dell’investimento annuale necessario.Buono a sapersi!
Estremamente interessante la richiesta di riforma delle banche multilaterali di sviluppo sui Par 40-41 per contribuire efficacemente all’azione per il clima. Anche se non rientra nel mandato dell’UNFCCC, ciò dimostra come il cambiamento climatico sia trasformativo anche per il sistema finanziario globale.
X. Technology transfer and deployment
Niente di speciale, principalmente sul lavoro CTCN. Importante ribadire l’importanza della cooperazione in materia di sviluppo e trasferimento di tecnologia e innovazione nell’attuazione delle attività del programma di lavoro congiunto.
XI.Capacity Building
Anche in questo caso, niente di speciale,anche se il ridimensionamento a livello nazionale di capacity building climatico invita le parti ad aumentare il sostegno agli interventi di capacity building party driven, ossia guidati internamente dai paesi e a lungo termine per migliorare l’efficacia, il successo e la sostenibilità di tali interventi.
Fortunatamente il lavoro del PCCB si autosostiene.
XII.Global Stocktake
Nessuna pretesa dopo il successo del World Cafè all’SB56…Forse perché i soldi erano più importanti dei compiti da svolgere! Paragrafo che delude molto.
XIII. Oceani
Dopo le prime bozze della decisione (Ver 16/11) in cui gli oceani sembrano ovunque, il testo finale ha solo un paragrafo che fissa scadenze lasche sul dialogo sugli oceani e sui cambiamenti climatici dal 2023 e solo un incoraggiamento – se è il caso – a includerestrategie che coinvolgano gli oceani negli NDC e negli obiettivi climatici. Altra delusione.
XIV. Foreste
Conosciamo tutti l’importanza della nature-based solutions e della riforestazione. Bello ricordare. Ma menzionare REDD+ sembrava essere problematico. Meglio tagliare.
XV. Agricoltura
Dopo molte lotte durante le due settimane sotto Koronivia per i sistemi alimentari, COP27 si conclude con il nuovissimo Sharm el-Sheikh joint work per l’implementazione dell’azione climatica in agricoltura e sicurezza alimentare, con portale web annesso. Un grande risultato della decisione di copertura.
XVI. Migliorare l’attuazione: l’azione degli attori non statali
Quest’ultimo paragrafo si conclude con una grande sorpresa.
Ancora una volta viene ribadito il riconoscimento dell’impegno delle parti interessate non di partito nell’azione per il clima, ma in particolare l’incoraggiamento alle parti ad aumentare la piena, significativa ed equa partecipazione delle donne all’azione per il clima e a garantire un’attuazione rispettosa delle questioni di genere richiamando il Lima work programme sul piano d’azione di genere. Non banale da riconoscere e importante da ricordare (Par. 57-58).
Inoltre i giovani hanno una presenza dominante nel testo della decisione finale (Par. 59-61). Un grande risultato, per la prima COP con un intero padiglione dedicato ai giovani.
Anche il ruolo e l’azione dell’inviato della presidenza per i giovani, Omnia el Omrani, sono stati riconosciuti come meritati, e questo è un grande passo anche verso il dialogo intergenerazionale, che tra l’altro è uno dei pilastri dell’accordo di Parigi e dell’UNFCCC nel suo insieme.
Da segnalare anche il richiamo agli enti non statali e l’accoglienza della relazione dell’High-Level Expert Group on the Net-Zero Emissions Commitments nell’ambito dell’iniziativa Race to Zero (Par 63-55).
Rilevante anche l’ultimo Paragrafo per il riconoscimento di sinergie tra accordo di Parigi e SDGs.
3. Conclusioni
La decisione finale della COP27 non è delle più soddisfacenti e a tratti appare molto generalista e per nulla ambiziosa.
In ogni caso, alcuni risultati chiave, come con loss and damage , agricoltura e coinvolgimento degli stakeholder non nazionali sono elementi di attenzione ed è importante valorizzare questi risultati per il prossimo futuro.
Questa COP dopo Glasgow è da ritenersi transitoria e difficile per diverse condizioni concorrenti.
Gli elementi di negoziazione in questa fase non erano banali e hanno richiesto discussioni su dettagli tecnici che ovviamente possono portare a forti ritardi…E in questo momento è bene che alcune decisioni finali siano state rinviate a nuove trattative.
Bibliografia
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