by Domenico Vito
Domenica 06 giugno si è svolta al Klimatfest la tavola rotonda su COP26, PreCOP26 e Negoziati.
Al tavolo moderato da Carlotta di XR , Domenico Vito, Vladi Malashevskyy e Martina Comparelli hanno fornito una discussione aperta sui negoziati internazionali che si apprestano quest’anno. La prima tappa sarà proprio a Milano per la Pre-COP26 e lo Youth4Climate.
Insieme ai relatori del tavolo abbiamo scoperto cos’è UNFCCC e da dove nascono i negoziati e quali sono le sfide per le prossime conferenze delle parti. L’UNFCCC è la convenzione quadro sui cambiamenti climatici che dal 1992 riunisce gli stati membri delle Nazioni Unite per prendere decisioni globali informate dalla scienza sul tema del cambiamento climatico.
All’interno dell’UNFCCC si tengono le famose CONFERENZE DELLE PARTI i consessi dei rappresentanti degli stati presenti alle negoziazioni.
La storia delle COP è molto ricca di alti e bassi: non sempre le cose sono andate per il meglio, ma alcuni punti cardine ne hanno segnato l’evoluzione.
Uno di questi è l’Accordo di Parigi nel 2015 che ad oggi è il trattato globale vigente in termini di cambiamento climatico.
L’Accordo di Parigi vuole superare il precedente Protocollo di Kyoto che ha fatto vedere alcune sue lacune e che è insufficiente per far fronte alla reale entità della crisi climatica. Il Protocollo di Kyoto promettendosi di diminuire del 2,5% le emissioni globali in realtà ha visto crescere del 50% le stesse rispetto all’anno di entrata in vigore (1995).
Tuttavia l’Accordo di Parigi non è ancora totalmente implementato: sebbene grosso del lavoro sia stato fatto a Katowice con il Katowice Climate Package, ancora alcuni aspetti dell’articolo 6 e dei meccanismi di Emission Double Counting e transparency sono non definiti.
Vladi spiega bene questo passaggio tecnico e spiega come nella prossima COP sarà importante sciogliere questi nodi.
I negoziati internazionali però non sono abbastanza per far fronte alla crisi climatica: lo spiega bene Martina Comparelli, una delle 6 portavoci di Fridays for Future Italia.
La fiducia verso le negoziazioni è forse troppo eccessiva e spesso queste nella storia si sono rivelate inconcludenti.
E’ importante quindi mantenere il coinvolgimento della società civile e riempire le piazze perchè da soli i negoziati non fanno il cambiamento voluto
La sessione è stata ricca di domande che hanno permesso di esplorare il tema : dal cambiamento climatico come “fattore evolutivo” per i processi di nuove democrazie come le assemblee cittadine, al ruolo degli enti locali e regioni e ovviamente dei giovani.
Il partecipare a questi processi, per i giovani, rappresenta soprattutto l’occasione per essere i leader di domani e prendere le occasioni giuste.
Appena prima di un temporale la sessione si è conclusa, quasi a far capire quanto sia importante la tempestività delle azioni per far fronte al cambiamento climatico. L’appuntamento è a settembre con i tanti eventi di All4Climate, la Climate Open Platform e il Climate Camp.
Ottimo!!!