A seguito del dibattito a cui ho partecipato e avvenuto in occasione del climat fest al Parco Nord di Milano il giorno 11-10-2020 , raccolgo la proposta di Domenico di scrivere un contributo alla riflessione per HubzineItalia
Due avvenimenti – assenti dai canali della dis-informazione- hanno attratto la mia attenzione. Il primo riguarda la quotazione di un bene primario come l’acqua a Wall Street ( dal quindicinale indipendente La Comune, numero 369, dicembre 2020, autore Nino Sottosanti ) il secondo riguarda le grandi marce in India – le donne ne sono alla testa- contro leggi che facilitano l’espulsione dei piccoli coltivatori dalle loro terre e la deforestazione ( sempre dal quindicinale indipendente La Comune, numero 369 dicembre 2020 autore ancora Nino Sottosanti). Tutto questo avviene mentre Stati e Istituzioni politiche Internazionali si incontrano per dirci che vogliono ridurre la fame nel mondo, abbattere il riscaldamento globale , definire accordi di pace , ecc. A fronte di qualche raro, parziale e temporaneo avanzamento su singoli aspetti , la nostra Umanità è invece sempre più sofferente , colpita e assoggettata da logiche belliche , di rapina e sfruttamento – delle persone , delle cose e delle risorse della nostra madre terra. Quello che sta succedendo, in un epoca in cui un puntino invisibile ( Covid 19 ) ha accelerato in negativo tutto ciò, è una corsa impazzita all’arricchimento , in cui la vita umana non conta nulla. La disumanizzazione in cui siamo immersi nasce dall’alto e si propaga fino in basso, tra di noi, tra la gente comune che in barba al Covid e dove possibile – nelle grandi città occidentali – è stata protagonista dello shopping compulsivo natalizio. Nella politica caos e irrazionalità regnano sovrani e il Covid ha abbattuto le fragili certezze riposte negli Stati e nei governanti squadernando verità incontrovertibili : i super ricchi sono aumentati , la povertà cresce vertiginosamente anche nei paesi occidentali, la nostra terra è sempre più ammalata : in poche parole la vita umana non è più sicura, se affidata a chi ci governa, ai poteri economici, politici e alle major del digitale.
Di fronte a questo panorama basta cambiare – giustamente – qualche abitudine e stili di vita ? E’ sufficiente battersi per qualche legge migliore mentre le grandi multinazionali continuano a fare quello che vogliono ? ( vedi il recente accordo all’Italsider di Taranto , la Whirlpool a Napoli, ecc ) . Reagire è certamente possibile, attivando un altro sguardo alla vita e alla natura prima di cui siamo costituiti , e soprattutto da cui emergiamo grazie alla coscienza , ai sentimenti e alla ragione. Facoltà potenti e concrete che però non sappiamo ancora utilizzare al meglio e ancor meno ripensarle beneficamente con gli altri, soprattutto in una società di estranei, improntata all’egoismo e individualismo. Proviamo allora a ripensare la vita, quella che sentiamo dentro di noi , per essere persone migliori, non solo per gli altri, ma soprattutto con gli altri. Al tempo stesso bisognerà fronteggiare e contrastare l’dea di una vita che una ristretta minoranza del pianeta ha ridotto ad uso e consumo per pochi, basata sul carpe diem e che sollecita la servitù volontaria e la rassegnazione.
Ma la spinta alla vita e al suo miglioramento è irriducibile , perché non è costituita solo dalla dimensione socio-economica, sovrastante e totalizzante, che spinge all’antropocentrismo e alla presunzione di poter conoscere tutto della natura. Come il genere femminile dimostra da sempre, la vita è sollecitata e si slancia in base ai sentimenti, di se e degli altri che a volte significa anche saper rinunciare a qualcosa; si incentra sulle relazioni da ripensare e indirizzare verso un vivere comune migliore e inclusivo delle persone e della Natura. Sentimenti da associare alla ragione dei tempi difficili che viviamo, fondati su criteri e regole sempre più lontani dalle migliori radici e risorse umane da ricercare e incarnare. Allora incontriamoci , conosciamoci, rispettiamoci e dove possibili uniamoci, tra persone anche impegnate diversamente ma che hanno a cuore la vita e il suo miglioramento. Tutto questo , e altro ancora , possono essere primi passi e premesse per la “… costruzione e sviluppo di luoghi di comunanza benefica, diffusi, partecipati, vissuti che diano un esempio diverso alle persone di buona volontà “ ? ( dalla rivista Umanesimo Socialista N°5 – introduzione a cura di Dario R. )
Milano 31-12-2020
Giorgio Floridia ( La Comune )