di Giulia Faleri
Il nuovo CoVid19 puรฒ essere analizzato sotto due differenti aspetti che sono entrambi correlati alla tematica ambientale: la relazione virus/sfruttamento degli habitat naturali per cause antropiche e la relazione tra diffusione dei virus con alti livelli di inquinamento (come in Pianura Padana, la zona piรน inquinata dellโinterna Europa e la zona colpita da piรน casi di coronavirus).
1. RELAZIONE VIRUS E SFRUTTAMENTO DEGLI HABITAT NATURALI PER CAUSE ANTROPICHE
Prima del CoVid19 negli ultimi anni abbiamo assistito alla diffusione di altri virus come Zika, Sars, Mers, CoVid1 e H1N1. Ognuna di esse ha un comune denominatore con il recente CoVid19: sono state trasmesse da animali a uomini. Il 70% delle EID infatti (Emerging Infectious Diseases – malattie infettive emergenti) deriva da unโinterazione piรน o meno diretta fra animali selvatici che infettano animali addomesticati i quali a loro volta infettano gli uomini. La diffusione dei virus che negli ultimi anni รจ incrementata del 70% rispetto allโera pre-industriale รจ da ricondursi allo sfruttamento degli habitat naturali, al commercio illegale di specie selvatiche, alla deforestazione e alle attivitร antropiche che causano uno sfruttamento estremo delle risorse.

Ad esempio il virus Nipah (in Malesia nel 1998) si รจ diffuso a causa della deforestazione per far spazio ad allevamenti intensivi di suini che hanno distrutto gli habitat naturali dei pipistrelli della frutta (portatori del virus); lโEbola รจ stata ricondotta ancora una volta ai pipistrelli che sono venuti a contatto con lโuomo nelle aree sovra-urbanizzate; la Sars si รจ diffusa dalle civette delle palme vendute in un mercato cinese agli inizi degli anni 2000 e il recente Coronavirus si รจ diffuso dalla Cina a causa del commercio illegale del pangolino. A tutto questo va aggiunta la caccia, (spinta a livelli insostenibili) che assieme a tutta una serie di pratiche tese alla massima resa dei terreni agricoli impoveriscono la ricchezza della vita e abbattono le difese naturali degli ecosistemi (molti animali difatti ce li ritroviamo nelle cittร perchรฉ non sanno piรน dove andare). Inoltre il cambiamento climatico รจ un โincubatoreโ perfetto per le uova delle zanzare anofeli che si riproducono ad oggi a ritmi impressionanti, colonizzando regioni che mai avevano conosciuto prima i deliri della malaria. Lo stesso sta accadendo per la zanzara che trasmette dengue e febbre gialla.

La capacitร dei virus di attaccare lโuomo รจ legata alla distruzione degli habitat naturali delle specie selvatiche. Solo dal 2010 al 2020 circa 50 milioni di ettari di foreste sono andate distrutte a causa dellโaumento della produzione agricola e dalle conseguenze dal riscaldamento globale. Questa distruzione degli habitat naturali comporta un maggiore contatto tra uomo e fauna selvatica. ร stato analizzato e provato scientificamente che proprio questo contatto ristretto e forzato causa lo โspilloverโ ovvero il salto di specie: un fenomeno attraverso il quale il virus effettua un salto di specie. Infatti ogni volta che un virus attacca, mixa il proprio patrimonio genetico con quello di altri virus presenti nellโospite (come i virus influenzali), oppure muta rapidamente singole lettere del proprio RNA (come i coronavirus). Ogni virus si riproduce usufruendo delle cellule del proprio ospite per poi lasciarlo, ma avendo acquisito un genoma (patrimonio genetico) diverso e che lo rende in grado di infettare nuove specie.
2. RELAZIONE TRA DIFFUSIONE DEI VIRUS ED ALTI LIVELLI DI INQUINAMENTO
Non รจ un caso se la Pianura Padana e il distretto industriale di Wuhan siano state sede della maggior parte delle vittime colpite dal CoVid19
La Pianura Padana รจ il luogo piรน inquinato di tutta lโEuropa, cosรฌ come la cittร di Wuhan รจ tra le sedi delle piรน grandi industrie cinesi.
Anni fa uno studio condotto a Pechino ha evidenziato che che molti microrganismi come i virus si diffondono piรน facilmente nell’aria assieme alle particelle di smog; dunque chi vive in aree inquinate รจ piรน suscettibile alle infezioni respiratorie e lo smog ne aggrava i sintomi.
Lโinquinamento infatti ostacola l’attivitร di alcune cellule polmonari (i macrofagi alveolari) impedendo loro di contrastare e combattere gli agenti infettivi.
RISVOLTI POSITIVI
Durante questi giorni di blocco delle industrie e dei trasporti dovuti al CoronaVirus, lโESA ha reso pubbliche delle immagini riprese dal satellite e dalle quali si puรฒ osservare una drastica riduzione dei livelli di inquinamento presenti in atmosfera. Nella prima settimana di blocco, lโIspra ha calcolato una stima di minor emissioni di CO2 in Lombardia-Veneto ed Emilia Romagna pari a -78.000 tonnellate. La stima di minori emissioni di CO2 dovuta al calo di traffico aereo invece รจ stata pari a -210.000 tonnellate (va comunque sottolineato che la CO2 รจ una parte tra le tante componenti dellโinquinamento). In questi giorni nel porto di Cagliari sono tornati i delfini e nelle acque di Venezia i pesci ed i cigni hanno preso il posto delle barche. La Natura non รจ andata in quarantena ma sta ampiamente rifiorendo, ricordandoci che non รจ lei ad avere bisogno di noi bensรฌ il contrario.
Con il nostro antropocentrismo infatti, abbiamo sempre agito pensando al capitale monetario senza tenere conto dei danni inflitti allโunico capitale importante: il capitale naturale. Se osserviamo lโumanitร da un punto di vista esterno, possiamo ben comprendere che a partire dai bisogni primari (mangiare, vestirsi, avere un riparo) non possiamo prescindere dalle risorse naturali, pertanto ne consegue lโimportanza di tutelarle. Anche lโuomo ha sempre vissuto come un virus per la Terra: attuando la strategia del parassita che infetta e vive delle energie del proprio organismo ospite. Ma adesso le risorse di questo nostro ospite si stanno esaurendo a ritmi esponenziali e noi, a differenza di un virus, non abbiamo altri โorganismi ospitiโ da infettare; non abbiamo un Pianeta B. Ci siamo comportati da โdominatoriโ tralasciando il fatto di essere solo unโesigua parte di un sistema molto piรน complesso e strutturato di cui non conosciamo a fondo le dinamiche. Se vogliamo continuare a progredire come specie dobbiamo ripensare in primo luogo il nostro concetto di sviluppo e crescita infinita in un mondo di risorse esauribili (e quindi non infinite) e iniziando a pensare che il progresso della societร non puรฒ essere misurato solo in crescita economica. Altrimenti possiamo continuare ad ignorare la situazione, in quanto la Terra (e lโAmbiente in generale) si evolvono, progrediscono e si adattano sempre, indipendentemente dalla specie umana, che allora dovremmo vederla solo come di passaggio tra le tante ere geologiche.
Risorse
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3963435/
https://www.controlsecurityambiente.com/linquinamento-pianura-padana/
http://www.xinhuanet.com/english/2020-02/07/c_138764153.htm
https://www.nature.com/articles/d41586-020-00499-2
http://www.esa.int/About_Us/Corporate_news/Coronavirus_and_ESA_s_duty_of_care
https://earthobservatory.nasa.gov/images/146362/airborne-nitrogen-dioxide-plummets-over-china
https://www.eea.europa.eu/themes/air