
Il 02 dicembre si è aperta la COP25.
Dopo lo spostamento della conferenza dal Chile a Madrid parte il 25 capitolo della Convenzione Quadro sui cambiamenti climatici.
L’aspettatava è che i governi, alla luce delle grandi spinte dei movimenti giovanili prendano delle posizioni decisive sul tema della crisi climatica, rispettando la “miglior scienza disponibile”.
E’ questo è stato proprio l’argomento di Antonio Guterres – segretario delle Nazioni Unite – che ha chiesto alle Parti di non essere ricordate come la generazione che non ha fatto nulla per evitare la catastrofe
La presidenza Cilena ha ringraziato nuovamente la Spagna per aver ospitato la COP, e di contro il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez, ha sottolineato come questa COP rimanga cilena e del Sud America pur tendosi in Spagna.
Il presidente ha inoltre richiamato al ruolo di leader dell’Europa nella decarbonizzazione : proprio perchè storicamente l’Europa ha contribuito allo stato attuale per il suo sviluppo, deve essere la prima a dover dare l’esempio della decarbonizzazione, cosi come da obiettivi 2020 e dalla dichiarazione di emergenza climatica fatta dal Parlamento Europeo.
Oltre alla plenaria della Conferenza delle Parti si sono tenute le conferenze dei corpi sussidiari SBI e SBSTA.
Nel SBSTA; dopo aver ricordato dell’importanza di rimanere connessi alla scienza, è stata riportata l’agenda per i prossimi incontri.
I temi caldi in agenda sono l’articolo 6 e la revisione dei meccanismi del carbon market e del protocollo di Kyoto, la revisione del WIM (Warsam International Mechanism) for loss and damage , il common timeframe e il Koronivia Joint Work on Agriculture, capacity building…insomma il completamento di quanto lasciato dietro nell’implementazione dalla scorsa COP.
Diversi side event si sono tenuti ed in particolare è stato presentato lil Climate Vulnerable Forum, ossia una coalizione degli stati pià vulnerabili per fare pressione insieme.
Per il mio giorno è tutto….Hasta Luego